La Scuola di Titù crede nella Pedagogia Waldorf
La pedagogia Waldorf, conosciuta anche come “pedagogia steineriana”, si basa su una comprensione profonda delle fasi di sviluppo dell’essere umano. Si cerca di riconoscere, coltivare e portare a manifestazione le potenzialità di ciascun bambino, rispettando i tempi della sua evoluzione fisica e interiore.
Ogni età ha un modo diverso di apprendere, di relazionarsi, di crescere e maturare, ogni età ha delle dinamiche particolari che nella pedagogia waldorf vengono studiare per poter insegnare in maniera più profonda e proficua.
Stile libertario nell’insegnamento
Stile libertario in ambito pedagogico significa per noi il tentativo di rinunciare a ogni forma di moralismo, di “aspettativa” e di costrizione verso i bambini.
Le regole sono essenziali per il buon svolgimento della vita di classe e di istituto ma, nei limiti consentiti per le diverse età, andranno possibilmente comprese e condivise da chi le deve seguire e non meramente imposte.
Nella pedagogia Waldorf è fondamentale il “principio dell’amata autorità” ed è proprio attraverso “l’amata autorità” che il bambino comprende, fa proprie e accetta le regole proposte dall’insegnante o da altri compagni in una situazione di “autoregolazione creativa”.
Ma le regole vengono condivise, si lascia spazio alla discussione, si accettano proposte di soluzioni diverse. E questo genera maggior coinvolgimento e condivisione, quindi un’accettazione profonda.
Non solo, il bambino, sentendosi ascoltato, si impegna maggiormente a portare proposte e soluzioni per la vita in classe e si sente maggiormente responsabile nell’osservare queste regole condivise.
Altro ambito fondamentale di applicazione dello stile libertario è la valutazione (delle verifiche, delle competenze, del comportamento).
Non vengono date in numeri e legate a giudizio, ma la valutazione viene condivisa spiegando i punti forza e i punti deboli dell’elaborato per cercare assieme la soluzione ad eventuali intoppi che possono esserci stati. La valutazione quindi c’è ma non spaventa più perchè permette al ragazzo di conoscersi meglio e cambiare il proprio operato.
– Salutogenesi
Ci proponiamo di studiare e approfondire quel ramo della ricerca medica e sociale definito «salutogenesi».
La salutogenesi si occupa di indagare le circostanze che generano salute che è collegata alla formazione del cosiddetto “senso di coerenza” e delle cosiddette “forze di resilienza”.
Il “senso di coerenza” (cf A. Antonovsky) si sviluppa se il bambino percepisce l’ambiente e le attività che vive come: comprensibili, accessibili, sensate o significative.
Le forze di resilienza (cf. A. Maslow) a loro volta si formano se il bambino sente il proprio ambiente e le proprie attività compenetrate di: sincerità, lealtà, calore umano, cura e attenzione verso l’altro, rispetto dell’integrità e della dignità dell’individuo (anche dei bambini piccoli).
Per noi insegnanti quindi è fondamentale creare un ambiente sano ed equilibrato per trasmettere al meglio la conoscenza e aiutare i bambini nel loro percorso di fiducia in se stessi.
“It is not what you do for your children, but what you have taught them to do for themselves that will make them successful human beings.” (Ann Landers)